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Venerdì 8 maggio 2009, le classi 5A e 5B, accompagnate dai Proff. Danilo Medici, Daniele Galli e Martino Mancini, hanno partecipato ad una giornata di studio sul dissesto idrogeologico nella Val d'Enza. L'iniziativa, realizzata grazie al contributo del Consorzio della Bonifica Bentivoglio - Enza, s'inquadra nell'ambito del progetto di ingegneria ambientale per il dissesto idrogeologico che coinvolge le materie di agroecologia ed estimo. La giornata si è aperta con l’accoglienza del Dottor Agronomo Aronne Ruffini, responsabile dei servizi agroforestali del Consorzio della Bonifica Bentivoglio – Enza, sulla traversa di Cerezzola.
Successivamente Sauro Grasselli, responsabile del consorzio di bonifica per l’irrigazione, ha dato le prime delucidazioni sull’opera (traversa di Cerezzola) costruita nel 1950 in grado di canalizzare 8 mc/s di acqua.
La traversa è stata un’opera ingegneristica che ha segnato una svolta importante per quanto riguarda l’irrigazione nell’agricoltura reggiana.


Il Prof. Danilo Medici e il Dottor Aronne Ruffini

Sauro Grasselli e il Prof. Daniele Gallli Stefano Denti

Un po’ di storia
Il canale d’Enza (che nasce a seguito della creazione della traversa) nasce nel 1462 commissionato dai signori di Correggio per l’irrigazione, successivamente utilizzato per alimentare i mulini della zona.


Deviazione della traversa per i canali di irrigazione

Attualmente le funzioni del canale sono l’irrigazione garantendo l’approvvigionamento idrico a 16.000 ettari nella provincia di Reggio e 8.000 ettari in quella di Parma, l’alimentazione della centrale idroelettrica e il lavaggio invernale di fossi, canali e come depurazione per usi civili.

La struttura dell’impianto
Vascone di sedimentazione
E’ una prima vasca con la funzione di rallentare la forza del flusso d’acqua in entrata in modo da permetterne la sedimentazione dei detriti trasportati, in modo da evitare la loro immissione nel canale. La vasca ha una capacità massima 8 mc al secondo e viene vuotata una volta all’anno per eliminare i sedimenti accumulati.


Traversa di Cerezzola

Rilevatore ad ultrasuoni
Il rilevatore a ultrasuoni è uno strumento che controlla la quantità di flusso d’acqua mediante la misurazione del tempo di rimbalzo dei segnali acustici emessi (simile al sonar)


Rilevatore ad ultrasuoni

Paratie di sghiaiamento
Hanno la funzione di mantenere pulita, senza eccessivi detriti, la parte adiacente la presa, accelerando il flusso in modo da consentire che i detriti che arrivano vengano trascinati nella parte sottostante la traversa.

Le attività della bonifica
Il P.A. Denti Stefano ha poi esplicitato le funzioni della bonifica, in particolare gestisce l’irrigazione dei terreni agricoli, gli scoli e l’allontanamento delle acque, prelievo e immissione nei canali.

Nelle zone di pianura le funzioni principali sono quelle di sgrondo nel modo più veloce possibile. Nelle aree di collina e montagna si cerca invece di rallentare le acque in eccesso per ridurre l’erosione del suolo.

Trasferimento al teatro di Ciano d’Enza
Successivamente i geologi Truffelli e Caputo hanno descritto le varie tipologie di frane e le cause che favoriscono questi fenomeni e i passaggi di intervento per risolvere il problema.
1^ fase: Emergenza > sopralluoghi e rilievi e successiva valutazione dei danni.
2^ fase: Progettazione e indagini geognostiche
3^ fase: oltre alle indagini si mantiene monitorato il fronte franoso andando così alla progettazione specifica degli interventi da realizzare. Una volta eseguite le opere si verifica il corretto funzionamento degli interventi.

Reti per contenimento massi Strumento per la rilevazione dello spostamento della roccia
Strumento per la rilevazione dello spostamento della roccia Strumento per la rilevazione dello spostamento della roccia


Terrazzamento per mascheramento naturale delle opere
di consolidamento della frana di Rossena

Visita alla riserva naturale di Campotrera
Dopo l’incontro con la guida della cooperativa Incia, Fabio Simonazzi (guida naturalistica autorizzata dalla Provincia di Reggio Emilia), la visita è proseguita con una escursione descrittiva delle caratteristiche dell’area, lungo l’antica pista di collegamento con la fondovalle di Cerezzola.
Durante la sgambata, le soste e le spiegazioni della guida hanno facilitato, agli studenti, la comprensione dei fenomeni geologici che hanno comportato la formazione della zona dal suo lungo viaggio delle acque del Tirreno fino alla creazione delle colline reggiane.


Torre di Rossenella

L’area di Campotrera nei secoli scorsi era una importante zona di cava di inerti caratterizzata dalla presenza di rocce ofiolitiche.

Campotrera: cava di ghiaia
Campotrera: ofioliti


Foto di gruppo

 

 

 


 

 

 

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