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Gli studenti delle classi 5M,
5B, 5C, 5D, 5F e 5G hanno partecipato al Viaggio
della Memoria, organizzato da Istoreco,
destinazione Berlino. Le classi sono state accompagnate
in questa importante esperienza dai Professori Braglia, Bonacini,
Chiari, Fontana, Febbraro, Garagnani, Spadoni e Alioto. Al centro
del Viaggio della Memoria 2011 c'è il rifiuto
della guerra ai tempi della guerra. "L'obbedienza non è
più virtù", citazione di Don Lorenzo Milani,
è infatti il titolo dell' edizione di quest' anno. Il programma
prevede visite al cosiddetto "Italienerlager"
per internati militari italiani a Schbneweide, ai campi di concentramento
di Sachsenhausen e di Ravensbruck, e alla metropoli tedesca, per conoscere
le storie ed i luoghi legati alla politica dell'asse Berlino - Roma.
LE RIFLESSIONI DI ANDREA BRAGLIA 5B
Crediamo davvero che questa esperienza sia stata unica
e costruttiva.
Alcune informazioni e racconti che abbiamo ascoltato dalle diverse persone
nel corso di questo progetto, erano già presenti in linea generale
nella nostra mente. La domanda che ci si pone, viene spontanea: quello
che colpisce allora, cos’è?
Trattare questi argomenti a livello scolastico, porta comprensione di
tutto ciò proprio a “livello scolastico”, in cui molti
di noi hanno maggior premura per ottenere un buon voto nelle prove,piuttosto
che interessarsi realmente e in prima persona a ciò che è
accaduto.
Quello che ci permette di “rivivere” fatti, luoghi, persone
è proprio quel coinvolgimento di noi stessi in primis. Provare
appunto; provare per credere.
Sentirsi raccontare che da una notte all’altra, madre e figlia,
si sono trovate divise dal resto della famiglia, a causa della costruzione
di un muro divisorio che divideva in due parti la città di Berlino,
e che per ricongiungersi con i propri cari, dovettero attraversare le
fognature, non può che farci riflettere e,a nostro avviso,rimanere
maggiormente impresso, piuttosto che una pagina di un libro di storia.
Questa ovviamente è solo una delle tante storie accadute in quegli
anni, ma forse è quella rimastaci più impressa, dal momento
che il nostro Paese e più nello specifico Reggio Emilia, sta vivendo
da protagonista le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
Seppur rimaniamo uno stato diviso per molti aspetti,in prevalenza a livello
mentale con alcune ideologie sbagliate,piuttosto che a livello pratico
come è successo per il muro, è bene ricordare che qualsiasi
tipo di barriera divisoria fra persone e fra culture, può essere
abbattuta.
Sentirsi “diversi”, quindi divisi dai propri affetti e poi
deportati solo per essere ebrei, in campi di lavoro o di sterminio,certo
non può farci rimanere indifferenti. Vedere i campi di lavoro come
Sachsenausen e capire dai resti e dalle tracce rimaste, quello che succedeva
all’interno,porta a una consapevolezza inevitabilmente maggiore
e a una conoscenza approfondita dei fatti,arricchita grazie alle testimonianze
di esperti,ma soprattutto dei superstiti.
Sebbene i risultati a scuola rimangano (usando un eufemismo), non sempre
“brillantissimi”, questo non si può dire per le nostri
menti,che hanno appreso dopo avere vissuto questa intensa esperienza e
che attraverso la nostra testimonianza ,manterranno ancora vivo il ricordo.
Ringraziamo infine ISTORECO per averci dato l’opportunità
di fare questo “viaggio della memoria” e per tutti quelli
che si sentono già informati abbastanza e quindi sazi di conoscenza,che
dopo di noi vivranno questa esperienza, ci sentiamo di dire: “provare
per credere e possibilmente, ricordare..”
Andrea Braglia 5°B
IIS A.Zanelli
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Viaggio
della memora 2010
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