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NANI E GIGANTI - OPERAZIONE TOMBOLA Le classi del biennio del liceo delle scienze applicate 1D,1F,1I, 2D e 2F sabato 31 gennaio 2015 per celebrare la giornata della memoria hanno assistito allo spettacolo teatrale “NANI E GIGANTI”, rappresentato al Teatro Corso di Rivalta: un atto unico liberamente ispirato al libro “Il bracciale di sterline” di Matteo Incerti e Valentina Ruozi di Reggio Emilia di cui era stata consigliata la lettura. Il libro e lo spettacolo narrano di un importante episodio accaduto ad Albinea (RE) alla fine della seconda guerra mondiale, decisivo per la liberazione dell’Emilia e dell’Italia. Un centinaio tra partigiani e soldati di nazionalità diversa, nel marzo del 1945, scendendo dal monte Cusna, fecero saltare il comando tedesco situato a Botteghe di Albinea (RE), attaccando Villa Calvi e Villa Rossi e rendendo più vicina e reale la Liberazione d’Italia. L’azione coinvolse l’intervento di giovani staffette partigiane ed ebbe la collaborazione della popolazione della montagna e della pianura, determinando un apporto fondamentale alla riuscita dell’operazione. E’ la vera storia di cento uomini e donne che, da tutta Europa, scesero dal cielo e dai sentieri dell’Appennino Reggiano, guidati dalle magiche note di una cornamusa scozzese, per attaccare il quartier generale della Linea Gotica. Il loro coraggio contribuì ad accelerare l’avanzata degli alleati e la fine della guerra e della dittatura. Da “Operazione Tombola”- nome in codice dell’operazione segreta- nacquero gioie, dolori, amori e una rinnovata speranza per una nuova esistenza. La decisione dei docenti referenti (Proff. Scalabrini Annamaria e Morini Maurizia) di incontrare gli autori del libro e di conoscere in maniera diretta il partigiano modenese Livio Piccinini ”Delinger” e la staffetta reggiana Giovanna Quadreri “Libertà”, reduci di quegli avvenimenti, ha sollecitato nei ragazzi l’interesse verso il passato storico, la necessità di fare tesoro degli insegnamenti che la storia ci consegna e il desiderio di porre domande. L’analisi e il lavoro svolto, ha trovato la propria sintesi in un parallelo diretto con le problematiche dei nostri giorni (famiglia, società, multiculturalità e integrazione). Custodire la memoria, impegnarsi per costruire un futuro di pace e libertà insieme alla volontà di credere e lottare per la realizzazione dei sogni rappresentano l’eredità più importante che ha trasmesso l’incontro.
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